In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del contratto di contratto di appalto impianto elettrico e mettiamo a disposizione un fac simile di contratto da scaricare.
Contratto di Appalto Impianto Elettrico
Il contratto di appalto per la realizzazione di un impianto elettrico è l’accordo tra un committente, generalmente corrispondente al proprietario di un immobile, e un’impresa specializzata nella realizzazione di impianti elettrici a uso civile o industriale.
Dal punto di vista giuridico, questo tipo di accordo segue la medesima disciplina del contratto ex articolo 1655 del codice civile, secondo il quale l’appalto è il contratto con il quale una parte dotata di idonea organizzazione di mezzi e personale, si assume l’obbligo di realizzare un’opera o un servizio dietro corrispettivo di denaro.
Questa disciplina generale, ovviamente, deve essere affiancata da una serie di norme specifiche per gli apparati tecnologici e la conformità degli impianti elettrici, come il DPR. 380/2001, la legge 46/1990 e la successiva legge 37/2008.
Possiamo dire, dunque, che si tratta di un contratto obbligatorio e oneroso, perché impegna l’imprenditore a raggiungere un risultato in cambio di un corrispettivo in denaro, e, infine, ad esecuzione prolungata o di durata, a seconda che il contratto preveda l’esclusiva realizzazione dell’impianto elettrico o anche la successiva manutenzione.
La scelta di realizzare ex novo un impianto elettrico deriva spesso dalla necessità di efficientare l’impianto già esistente e di adeguarlo alla normativa attuale, perché obsoleto o in disuso. Non possiamo negare che per questo tipo di impianti vi è stata una vera e propria evoluzione tecnologica e normativa a partire dagli anni 90 che ha reso obbligatoria una revisione di tutti gli impianti elettrici già esistenti.
Si tratta di cambiamenti importanti che richiedono un adeguamento dell’intero sistema, e talvolta anche dello stesso immobile, che per adattarsi alle nuove tecnologie deve essere ampliato e modificato dal punto di vista strutturale. Per questo il contratto di impianto elettrico viene talvolta inglobato nel più ampio contratto di appalto, che prevede tra le altre opere, anche il rifacimento o l’adeguamento dell’impianto elettrico.
Ricordiamo che l’articolo 1655 del codice civile richiede come primo requisito la capacità dell’imprenditore, ricomprendendo in questa definizione sia il possesso dei mezzi che di personale idoneao al raggiungimento del fine, dal momento che è obbligatorio seguire tutte le normative di settore impiegando personale specializzato e formato in modo adeguato. In questo modo si consegue il duplice scopo: ottenere un impianto elettrico sicuro e dotato di tutte le certificazioni necessarie.
Il contratto di impianto elettrico deve contenere specifici requisiti per dare tutte le garanzie di sicurezza al committente, specificando i materiali che verranno utilizzati, la forza lavoro, tempi di esecuzione e consegna della certificazione energetica. Ricordiamo l’importanza di allegare al contratto anche un’idonea progettazione per indicare le linee dedicate alle luci, alle prese e quelle dei bagni e della cucina. Basti pensare a tutti gli elettrodomestici che vengono installati in questa parte della casa e che richiedono maggiore afflusso di corrente elettrica per sostenere i sovraccarichi.
Seguire uno schema contrattuale completo di ogni elemento diventa fondamentale per limitare eventuali controversie future, per concludere un accodo nel rispetto delle regole imposte dal legislatore e, infine, per instaurare un rapporto basato sulla trasparenza e l’equità.
Come vedremo nel paragrafo successivo, gli elementi essenziali che deve contenere questo tipo di accordo sono
-identificazione chiara delle parti del contratto, come committente e titolare dell’impresa
-specificazione dell’oggetto del contratto e dunque i lavori da eseguire, soprattutto quanto il contratto viene affiancato da un computo metrico con le opere e i costi previsti per materiali e singole lavorazioni
-indicazione delle tempistiche per la conclusione dei lavori con eventuali penali in caso di ritardo
-pattuizione del quantum e dunque del corrispettivo dei lavori con le relative modalità di pagamento, indicando, quando se ne ravvisano i presupposti, anche tranche corrispondenti all’avanzare dei lavori, con dilazioni o eventuali garanzie di pagamento
-richiesta di registrazione del contratto in caso d’uso e inserimento dei casi in cui è possibile recedere dal contratto e le relative modalità
-casi di recesso dal contratto e normativa sulla privacy.
Lo schema del contratto di appalto per la realizzazione di un impianto elettrico può essere applicato in diverse ipotesi: la più frequente è quella dell’installazione di un nuovo impianto elettrico o elettronico, comprensivo dell’installazione di un allacciamento di un nuovo impianto gas o di un impianto idrico e sanitario, di un montacarichi, di un ascensore o di una scala mobile.
Se non deve essere realizzato un impianto elettrico ex novo, tale schema contrattuale può essere impiegato anche nel caso di adeguamento di un vecchio impianto elettrico alle nuove normative, con l’installazione di un sistema tecnologicamente più avanzato.
Dopo aver definito l’ambito di applicazione del contratto, è necessario specificare le parti contrattuali, individuando il committente e l’appaltatore. Anche se può sembrare banale e scontato, questa parte dell’accordo si rivela fondamentale nel caso in cui il rapporto di lavoro giunga alla sua fase patologica. In questa prima parte, infatti, occorre specificare la denominazione dell’azienda, la partita iva, i codici fiscali di entrambe le parti e il domicilio dove far pervenire eventuali comunicazioni. È fondamentale indicare la ragione sociale della società con il nome del rappresentante legale, che si assumerà la responsabilità dell’esatto adempimento dell’oggetto contrattuale.
Come anticipato, il contratto di appalto di impianto elettrico viene equiparato nella disciplina al contratto di appalto ex art. 1665. Questo significa che l’imprenditore deve dichiarare di aver preso visione dei luoghi dove eseguire le opere e di avere, conseguenzialmente, le capacità organizzative per realizzarle, oltre alla forza-lavoro e ai mezzi adeguati per eseguirli a regola d’arte. Questa parte dell’accordo è importante perché nel caso di inesatta esecuzione dell’impianto elettrico l’imprenditore non potrà addurre come motivazione l’eccessiva difficoltà delle opere da eseguire o la non conoscenza dello stato di fatto dei luoghi.
Alla premessa deve seguire l’oggetto del contratto. Si tratta della parte dell’accordo in cui viene specificata l’opera da realizzare e cioè il tipo di impianto, i materiali da utilizzare, le stanze o gli spazi del capannone dove passare la cavetteria e tutto quanto riguarda l’impianto la distribuzione logistica dei fili, interruttori e cavi elettrici.
L’oggetto del contratto può essere indicato in modo specifico o essere affiancato da un computo metrico, nel quale saranno indicati anche i materiali da acquistare, con il relativo costo, gli ambienti dove far passare l’elettricità e tutto quanto riguarda l’esatta e puntuale realizzazione. Il computo andrà allegato al contratto sotto la lettera A e formerà parte sostanziale e integrante.
All’interno dell’oggetto l’impresa deve dichiarare di essere abilitata all’esecuzione di questo tipo di lavori, nel rispetto dell’articolo 3 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 37 del 22 gennaio 2008, allegando anche la documentazione attestante tali abilitazioni, come la visura camerale e le attestazioni che occorrono ai sensi delle normative vigenti. Tali documenti prenderanno il nome di allegato B e andranno indicati all’interno del contratto per diventarne parte inscindibile.
Non bisogna dimenticare di inserire anche un articolo che regola eventuali variazioni dell’oggetto del contratto. Cosa s’intende per variazioni dell’oggetto? Spesso accade che nel corso dell’appalto vengano prese decisioni diverse rispetto a quelle indicate nel contratto perché lo stato dei luoghi ne fa emergere la necessità o semplicemente perché con il passare delle settimane ci si rende conto di dover soddisfare esigenze diverse sia dal punto di vista organizzativo, sia strutturale che economico.
Qualsiasi sia la motivazione, le variazioni all’oggetto del contratto vanno disciplinate in modo puntuale e il modo migliore per non incorrere in contese giudiziali è quello di specificare che in caso di modifiche da parte dell’impresa, questi dovrà comunicarle per iscritto, tramite mail, pec o con raccomandata, e attenderne l’accettazione da parte del committente.
Si tratta di una tutela necessaria sia per l’imprenditore, che potrebbe eseguire opere ulteriori e diverse che richiedono uno sforzo economico maggiore rispetto a quello pattuito, per vedersele poi rifiutate e contestate dal committente, ma anche per il proprietario dell’immobile, che potrebbe vedere eseguite opere diverse da quelle indicate nel computo metrico senza averle opportunamente approvate. Le cosiddette varianti in corso d’opera sono molto più frequenti d quello che si pensa e una buona disciplina in fase contrattuale eviterà contenziosi e litigi tra le parti.
Come Compilare il Contratto di Appalto Impianto Elettrico
Vediamo ora più nel dettaglio come compilare un contratto di appalto per impianto elettrico.
Premessa e oggetto del contratto di impianto elettrico
Se il contratto di appalto per la realizzazione di un impianto elettrico ha ad oggetto un impianto ex novo, è opportuno prevedere la redazione di un progetto ai sensi del decreto Ministeriale 37 del 2008 all’articolo 5 che richiede un progetto conforme alle leggi vigenti redatto da un professionista abilitato o da un Responsabile Tecnico dotato di idonea abilitazione. Non dimentichiamo che il firmatario del progetto diventa responsabile dell’impianto elettrico che dovrà anche emettere le certificazioni necessarie per rendere abitabile e conforme la struttura.
Una parte importante del contratto a cui dare massima importanza è la specifica delle modalità di pagamento. Bisogna ricordare che al prezzo va indicata l’IVA, ove dovuta, inserendo l’esistenza di eventuali agevolazioni fiscali che la escludono o la riducono, specificando la normativa di riferimento che ne legittima l’esenzione o l’agevolazione. Al costo totale seguono le modalità di pagamento, che possono essere divise in SAL e cioè Stati di Avanzamento Lavori, in tranche da versare al raggiungimento di una cifra o in titoli da consegnare all’impresa.
Nel caso in cui le parti prevedano pagamenti in SAL, l’impresa dovrà presentare uno Stato di Avanzamento dei Lavori che specificherà le opere eseguite fino a quel momento e la cifra raggiunta, che andrà fatturata e inviata al cliente. Se, invece, il pagamento è diviso in tranche, il contratto dovrà specificare che ogni volta che l’impresa raggiungerà una determinata cifra (stabilita da entrambi) questi potrà fatturare e pretendere il pagamento, fino al raggiungimento del saldo finale. I pagamenti in questo caso avvengono con bonifico.
Quando, infine, è previsto pagamento con i titoli, le parti possono prevedere la loro consegna preventiva o la dazione in corso d’opera. Ovviamente, qualsiasi forma di pagamento venga scelta, questa andrà disciplinata in modo preciso nel contratto per non incorrere in controversie di qualsiasi tipo.
Obblighi per le parti e modalità di pagamento nel contratto di impianto elettrico
Dal momento che si tratta di un impianto elettrico, è bene che l’impresa si impegni a eseguire le opere a regola d’arte e nel rispetto delle norme tecniche di sicurezza UNI (Ente Italiano di Unificazione) e CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), specificando se è ammesso il subappalto o vietato dal committente. Per questo è bene inserire la garanzia sui lavori e materiali ai sensi degli artt. 128 e 129 del codice del consumo (Decreto Legislativo numero 206 del 2005), con cui l’impresa si impegna a utilizzare solo materiali nuovi di elevata qualità e che in caso contrario si assume la responsabilità di sostituire e riparare le componenti che ha montato.
Un altro requisito importante è l’indicazione della data di inizio dei lavori e del termine massimo per la loro conclusione, specificando che il mancato rispetto di tali termini potrà essere giustificato solo in caso di forza maggiore o di cause non dipendenti dalla volontà dell’impresa. A tal fine, il committente può prevedere delle penali che l’impresa si obbliga a pagare in caso di ritardo nella conclusione dei lavori.
Dichiarazione di Conformità degli Impianti ex art. 7 del DM 37/2008
Siamo giunti alla parte più importante di questo speciale contratto di appalto e che ha ad oggetto la verifica del corretto funzionamento dell’impianto elettrico e delle relative certificazioni da consegnare al termine dei lavori. Nel contratto di appalto impianti elettrici si applica l’articolo 7 del Decreto Ministeriale 37 del 2008 che prevede la redazione e consegna della Dichiarazione di conformità degli impianti e dei relativi allegati.
L’impresa sa che l’impianto elettrico viene sottoposto a continui controlli e in fase di collaudo si decide l’opportunità o meno di consegnare la documentazione di conformità. Tale documentazione garantisce il via libera non solo all’abitabilità di quei luoghi, ma anche alla vendibilità dell’intero immobile o a passaggi di proprietà come donazioni o usufrutti, che ne presuppongono l’esistenza.
In parole più semplici, ricordate che in mancanza di dichiarazione di conformità e di conseguente consegna dell’APE (Attestato Prestazione Energetica) non potrete né andare a vivere in quell’immobile, né stabilire sede legale per un’attività, né andare dal notaio per trasferirne la proprietà, né, infine, darlo in locazione perché vi verrà richiesta in ciascuna di tali situazioni.
Pertanto, è bene indicare ab inizio sul contratto l’obbligo di produzione e successiva consegna di tali certificazioni al momento dell’avvenuto collaudo dell’opera.
Recesso e altri requisiti del contratto di impianto elettrico
Quelli sopra elencati sono i requisiti essenziali di un contratto di appalto per l’impianto elettrico. Ciononostante, vi sono altri elementi da inserire come il diritto di recesso per entrambe le parti, l’obbligo di registrare il contratto immediatamente o in caso d’uso e l’inserimento della normativa sulla privacy.
Per quanto riguarda le norme sul recesso, è importante offrire la possibilità di recedere prevedendo idonee garanzie per il committente e l’impresa: al primo dovrà essere garantito il ripristino delle aree e la consegna dei materiali acquistati e pagati fino a quel momento. All’impresa, invece, dovranno essere pagate le opere realizzate fino a quel momento, insieme ai materiali acquistati, sempreché sia in grado di documentare le spese sostenute.
Le parti possono scegliere liberamente se registrare il contratto immediatamente dopo la sottoscrizione o in via eventuale in caso d’suo. Questo significa che l’accordo sottoscritto viene portato all’Agenzia delle Entrate per la relativa registrazione solo nel caso in cui nascesse una controversia e le parti decidessero di rivolgersi al tribunale per dirimere la questione.
Infine, gli ultimi articoli devono contemplare il rispetto del diritto alla privacy delle parti coinvolte nel contratto. Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 e della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali bisogna indicare il Responsabile per la Protezione Dati, designato ai sensi dell’art. 37 del Regolamento UE 2016/679, che garantirà assoluta riservatezza delle informazioni personali e una serie di norme per il corretto trattamento dei dati personali.
Modello Contratto di Appalto Impianto Elettrico
Di seguito è possibile trovare un fac simile contratto di appalto impianto elettrico in formato Doc da scaricare e da utilizzare come esempio. La bozza di contratto di appalto impianto elettrico può essere modificata inserendo i dati delle parti e gli altri elementi contrattuali mancanti, per poi essere convertita in formato PDF o stampata.