In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del contratto di compartecipazione agraria e mettiamo a disposizione un fac simile di contratto da scaricare.
Contratto di Compartecipazione Agraria
Per compartecipazione agraria si intende una particolare tipologia di contratto atipico molto interessante poiché offre, alle due parti contrattuali, l’opportunità di incrementare le produzioni agricole sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. In che modo? Ottenendo tali produzioni a titolo originario in maniera tale da avere vantaggi sia sulla vendita diretta e sia ai fini delle attività connesse di trasformazione così da integrare o migliorare la produzione.
Per compartecipazione agraria si intende un contratto agrario in cui due soggetti, definiti concedente ossia colui che possiede il terreno e compartecipante, vale a dire colui che coltiva il terreno, si associano per svolgere una coltivazione stagionale, ma senza costituire una società.
All’interno di questa fattispecie di contratto, compartecipante e concedente sopportano unitamente i rischi dell’attività, realizzando insieme una sorta di impresa comune limitatamente a specifiche e temporanee colture stagionali.
In buona sostanza, parliamo di un contratto di natura associativa per mezzo del quale il concedente mette a disposizione il fondo al fine di coltivarlo assieme ad un altro imprenditore , il compartecipante appunto, al fine di dividere i prodotti ottenuti.
Per quanto possa apparire ad un primo sguardo simile, sotto certi aspetti, a forme contrattuali non più consentite come la mezzadria e la colonia parziaria, in realtà la compartecipazione agraria si distingue da queste due poiché in questo prevale l’aspetto connesso alla cogestione dell’attività rispetto invece alla mera prestazione lavorativa.
Cogestione che diventa una ripartizione dei rischi, oltre allo svolgere una attività stagionale congiunta ed al concorrere assieme al sostenimento delle spese pur restando esterni alla creazione di una società, che di fatto non vi è in questa tipologia contrattuale.
Ai fini di un corretto inquadramento del contratto in esame, è bene riconoscere e rispettare quelli che sono i requisiti essenziali, questo affinché il contratto possa essere stipulato regolarmente e possa sortire gli effetti desiderati da ambedue le parti.
Vediamo insieme a quali requisiti ci si riferisce.
Innanzitutto, in merito alle parti contraenti, entrambi i soggetti devono essere imprenditori agricoli ed è necessario che l’attività agricola venga svolta anche in maniera autonoma oltre che congiuntamente.
Pertanto, il compartecipante dovrà anche svolgere l’attività agricola in proprio e dunque detenere terreni a titolo di proprietà e/o affitto ed il compartecipante che partecipa attivamente ai lavori colturali dovrà essere iscritto nella gestione INPS quale CD o IAP.
Dal canto suo, l’associante, per non incorrere nell’instaurazione di un contratto di affitto agrario, non può solo mettere a disposizione il terreno bensì deve anche realizzare operazioni preliminari come l’aratura, la concimazione o l’irrigazione.
Per quanto concerne l’oggetto del contratto questo non può riguardare una generica coltivazione, ma una singola coltura stagionale che comunque non può riguardare l’intera azienda del concedente.
Parlando invece di durata del contratto di compartecipazione agraria, l’inizio coincide con la messa a disposizione del terreno al compartecipante ed in contratto resta in essere sino ai termini propri del ciclo colturale dello specifico prodotto stagionale oggetto della coltivazione.
Altro punto centrale è quello legato alla ripartizione del prodotto che dovrà essere proporzionata all’apporto effettivo di ciascuna parte alla conduzione associata del fondo, ferma restando, per le parti, la possibilità di definire liberamente i criteri di ripartizione del prodotto che otterranno. Resta però da escludere la possibilità di definire dei compensi fissi.
Può anche capitare che vi sia un accordo affinché il prodotto venga ceduto ad una sola delle parti, in questo caso il prodotto sarà venduto dall’assegnatario che emetterà una fattura a proprio nome per l’intera produzione. Egli liquiderà all’altra parte la quota di spettanza in danaro e poi basterà emettere una ricevuta in quanto l’operazione è esclusa dal campo di applicazione dell’IVA.
Per quanto concerne il contratto di compartecipazione agraria, non è richiesta tassativamente la forma scritta anche se questa è fortemente consigliata sia a fini probatori sia per l’eventuale deposito presso gli uffici della pubblica amministrazione.
Se poi si considera la natura associativa del contratto, si deve dedurre che questo impone la ripartizione del reddito agrario ai sensi del comma 2, art. 33 del TUIR e dunque la sottoscrizione del contratto tra le parti consente di fissare la quota di reddito da ripartire ed anche la quota che le parti andranno ad indicare nella propria dichiarazione dei redditi.
Modello Contratto di Compartecipazione Agraria
Di seguito è possibile trovare un fac simile contratto di compartecipazione agraria in formato Doc da scaricare e da utilizzare come esempio. La bozza di contratto di compartecipazione agraria può essere modificata inserendo i dati delle parti e gli altri elementi contrattuali mancanti, per poi essere convertita in formato PDF o stampata.